martes, 30 de abril de 2013

A 3 años de irrumpir en Twitter: #ChavezCandangaVIVIRASporSIEMPRE


El 28 de abril de 2010, Hugo Chávez hizo de las redes sociales un espacio para la discusión del socialismo y para la interacción dentro de la Revolución Bolivariana. Ese día, se sumó a Twitter a través de @chavezcandanga.

“Epa, qué tal? Aparecí como lo dije: a la medianoche. Pa’ Brasil me voy. Y muy contento a trabajar por Venezuela. ¡Venceremos!”, escribió Chávez a las 12:30 de la madrugada, algunas horas antes de partir a la vecina nación para una visita de Estado.

A partir de ahí, la cuenta creció para convertirse en “una maravillosa creación colectiva”, tal como expresó Chávez en el segundo aniversario de su perfil.

A través de esa creación, @chavezcandanga hizo reflexiona a sus seguidores sobre el valor de las Misiones Sociales, pues “sólo son posibles en el Socialismo! En verdad son un gran invento del Socialismo del siglo XXI”.

Como ejemplo puso el 18 de abril de 2012 a Madres del Barrio, “una de las mas bellas Misiones que del Alma le han salido a La Revolución”.

Igualmente, indicó que el camino socialista es la garantía para la solución del déficit habitacional en el país “ya que los factores de producción son de Propiedad Social”.

Asimismo, @chavezcandanga recordó en varias oportunidades los pasos que lo llevaron a configurar la Revolución Bolivariana, como su salida de la Cárcel de Yare, el 26 de marzo de 1994.

Aquel día “salí como de una cueva y de inmediato me arrastró el Huracán del Pueblo Bolivariano. ¡Bendito seas, Pueblo mío y heroico!”

En tres años, @chavezcandanga sumó 4.239.024 seguidores y escribió 1.824 tweets que incluyen también anuncios de gobierno, expresiones de afecto a artistas, deportistas, cultores y el pueblo venezolano.

Para celebrar este aniversario, los tuiteros impulsan la etiqueta #ChavezCandangaVIVIRASporSIEMPRE, para honrar al candanguero más revolucionario que trinó en la red.
AVN
Patria Grande

LA TEORIA DEL COMPLOTTO IN AMERICA LATINA: SPUNTI PER INTERESSANTI RIFLESSIONI

LA TEORIA DEL COMPLOTTO IN AMERICA LATINA: SPUNTI PER INTERESSANTI RIFLESSIONI
Di seguito riportiamo la traduzione di parte di un’intervista rilasciata da Percy Francisco Alvarado Godoy (1) dal titolo Confermando un’ipotesi: Chavez è stato assassinato dalla CIA (2) e parte di un articolo dello stesso Godoy, pubblicato sul proprio blog e dal titolo Non solo si cerca di assassinare Maduro in Venezuela (2). Tali contributi non vogliono “imporre” al lettore una visione complottista delle dinamiche che interessano l’America Latina, ma perlomeno suscitare quesiti ed una visione critica e attenta di ogni singolo evento che avviene in quello o in qualsiasi altro continente. Non sempre esistono complotti (ovviamente), ma spesso si verificano eventi di dubbia “spontaneità”.

Nell’intervista rilasciata da Godoy al periodico venezuelano El Correo del Orinoco l’oggetto è la “guerra bioterrorista” ossia l’utilizzo “bellico” di armi non convenzionali, ma biologiche. Parliamo, per intenderci, delle armi contestate all’Iraq di Saddam Hussein o all’attuale regime siriano. Per Godoy “esistono molti antecedenti che possono dimostrare la mancanza di etica militare da parte degli Stati Uniti, non solo nella fase di investigazione e prova delle armi biologiche in altre nazioni, ma contro i suoi stessi cittadini. […] [esistono] vari esempi che dimostrano come il Pentagono abbia convertito Fort Detrick nel suo centro per lo sviluppo della ricerca di armi biologiche:

1947 – la CIA iniziò a studiare l’Acido Lisergico (LSD) per utilizzarlo come arma biologica contro esseri umani. Nel 1960, il Gruppo di Assistenza Principale dell’intelligence dell’Esercito (ACSI), autorizzò l’impiego dell’LSD in Europa e nel Lontano Oriente, per valutare le reazioni negli umani. Entrambe i progetti furono codificati rispettivamente come Terza Opportunità e Cappello a Fungo [o Bombetta].

1953 – la CIA iniziò il progetto MK ULTRA, il quale si estese durante 11 anni di ricerca, essendo concepito per produrre, provare droghe e microrganismi per controllare la mente e modificare il comportamento degli esseri umani senza il consenso degli stessi.

1965 – la CIA ed il Dipartimento di Difesa iniziano il Progetto MK SEARCH, con la finalità di manipolare la condotta umana tramite l’uso di droghe psichedeliche.
1966 – la CIA inizia il Progetto MK OFTEN, diretto a testare gli effetti tossicologici di alcune droghe negli uomini e negli animali.

1966 – il Pentagono ha rotto varie ampolle contenenti il batterio Bacillus Sutilis nella rete di ventilazione della metropolitana di New York, esponendo più di un milione di civili deliberatamente.

1967 – la CIA e il Dipartimento di Difesa implementarono il progetto MK NAOMI, successore  dell’MK ULTRA, disegnato per mantenere, riservare e testare le armi biologiche e chimiche.

1970 – la Divisione di Operazioni Speciali in Fort Detrick, sviluppò tecniche di biologia molecolare per produrre retrovirus (VIH).

1970 – la CIA e il Pentagono svilupparono “armi etniche” designate all’eliminazione di gruppi etnici specifici, suscettibili per le proprie peculiarità genetiche e per le variazioni nel DNA.

1977 – L’Assemblea del Senato, nella Commissione Investigativa Scientifica e di Salute, confermò la contaminazione deliberata da parte del Pentagono e della CIA, di 239 popolazioni con agenti biologici, tra il 1949 e il 1969, fondamentalmente a San Francisco, Washington, D.C., Centro-Ovest degli Stati Uniti, Città di Panama, Minneapolis e St. Luis.

1987 – il Dipartimento di Difesa ammise la ricerca e lo sviluppo di agenti biologici in 127 laboratori e università in giro per gli Stati Uniti.

1990 – Somministrazione a Los Angeles a più di 1500 bambini di colore e ispanici di sei mesi d’età di un vaccino “sperimentale” del morbillo, non autorizzato dal CDC [Centers for Disease Control and Prevention]

1994 – Si scoprì, mediante una tecnica chiamata “inseguimento dei geni”, da parte del Dr. Garth Nicolson, scienziato del Centro Tumorale MD Anderson di Houston, che i soldati della missione Tormenta del Deserto, furono infettati con una catena alterata di Microplasma Incognitus, un batterio normalmente utilizzato nella produzione di armi biologiche, il quale contiene un 40% della proteina del virus dell’AIDS. Durante il 1996, si ammetterà che circa 20000 soldati furono infettati.

1995 – il Governo americano ammise di aver offerto ai criminali di guerra e scienziati giapponesi, soldi e immunità dalla persecuzione in cambio dei dati della loro ricerca sulla guerra biologica.

1995 – Il Dr. Garth Nicolson rivelò l’evidenza che gli agenti biologici usati durante la Guerra del Golfo furono prodotti in Houston (Texas) e Boca Raton (Florida) e testati sui prigionieri nel Dipartimento Carcerario del Texas.

1996 – il Dipartimento di Difesa ammise che soldati della missione Tormenta del Deserto furono esposti ad agenti chimici, ciò portò 88 membri del Congresso a firmare una carta, un anno dopo, esigendo un’indagine sull’uso delle armi biologiche nella Guerra del Golfo.

Cuba è stata la principale vittima del terrorismo e in particolar modo della guerra biologica. […] Mentre il Pentagono utilizza la guerra biologica contro le forze attive dei nemici, la CIA esegue principalmente azioni selettive contro persone o azioni segrete per provocare il caos economico di nazioni alle quali in molti casi gli Stati Uniti non hanno dichiarato guerra […] la CIA si dedica all’esecuzione di piani bioterroristici specifici.[…] già nel 1987 sei milioni di persone furono assassinate come risultato delle operazioni coperte della CIA […] Nella fattispecie del cancro si sa che, dal 1975, si è ampliato Fort Detrick come installazione dove esiste una sezione speciale all’interno del Dipartimento Virus del Centro per la ricerca in materia di Guerra Biologica, conosciuta come “Installazione Fredrick per la Ricerca del Cancro” […] Altro elemento sullo sviluppo della guerra biologica da parte del governo nordamericano, con particolare riferimento al cancro, lo da la testimonianza del Dr. Maurice Hilleman, prestigioso ricercatore nei veccini dei Laboratori Merck, dome ammette che i suoi laboratori produssero vaccini contaminati con leucemia e virus del cancro nella decade degli anni ’70, i quali furono somministrati deliberatamente a cittadini sovietici […] La forma di induzione più efficace e meno rintracciabile potrebbe essere […] mediante l’ingerimento di alimenti o per via aerea, ottenendo un maggior risultato mediante la ripetizione pianificata di questo processo. […] Il Presidente Hugo Chavez scoprì nel dicembre 2011 il vaso di Pandora nell’esporre i suoi sospetti sull’inusuale malattia per cancro dei vari presidenti e personalità progressiste latinoamericane negli ultimi anni, tra le quali si segnalavano: lo stesso Chavez, la presidentessa argentina Cristina Fernandez, il presidente paraguayano Fernando Lugo, la presidentessa brasiliana Dilma Rousseff e l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio da Silva tra gli altri. […] Altri allo stesso modo hanno indicato la CIA quale colpevole. Il periodico inglese The Guardian ha fatto eco a questa ipotesi […] altri media iraniani e di altre nazioni hanno aumentato i propri dubbi sulla fatidica morte del leader bolivariano.[…] Per dimostrare questa tesi si richiede un serio studio dei campioni conservati da parte dei più eminenti scienziati non compromessi con questi programmi o sperare, almeno, che qualcuno dei coinvolti, se non viene assassinato prima, porti alla luce la verità. È realmente una questione di tempo.”

Ed ora veniamo al secondo estratto che focalizza l’attenzione sulla situazione venezuelana nel dopo Chavez. Qui Godoy identifica un piano preparato da alti funzionari del governo statunitense, dalla CIA, altri governi latinoamericani, gruppi antibolivariani con base a Miami e dai gruppi terroristi anticubani esistenti sempre a Miami, con oggetto la destabilizzazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela. “[…] Questo piano contempla ugualmente la scomparsa fisica di determinati membri della destra come Henrique Capriles, Antonio Ledezma ed altri, accusando le forze bolivariane di questi fatti di assassinio selettivo. “[…] l’obbiettivo è quello di creare il caos costituzionale, promuovere una possibile guerra civile o, in ultima ipotesi, l’intervento militare di forze esterne sotto la tutela dell’ONU […]”. L’autore elenca un cospicuo numero di persone e organismi coinvolti in tale missione e non solo presenti sul territori statunitense, ma dislocate in gran parte dell’America Latina, Europa e Israele. “[…] fondamentalmente i piani previsti dalla CIA, il Mossad e il resto degli implicati, con l’assassinio selettivo di quadri della direzione e altre personalità, mirano al sabotaggio economico e alla generazione di guerriglie e altre manifestazioni di disobbedienza sociale.

Sulla base di quanto sin qui riportato, si lascia al lettore ogni conclusione finale e parziale. Il tutto può esser visto come un eccesso di sospetto o un insieme di congetture forzate della realtà. Perlomeno, comunque vada, un minimo di dubbio viene creato e resta al lettore ogni approfondimento su fonti e fatti storici riconducibili alle affermazioni di Percy Francisco Alvarado Godoy. Tuttavia, tralasciando l’oggetto di questo stesso approfondimento proposto, l’invito di fondo è quello a non prendere ogni informazione come obbiettiva e reale, ma da analizzare e vagliare con l’ausilio di altre fonti ed altri fatti (che se pur distinti possono celare un forte nesso con l’oggetto della ricerca).

 :::: William Bavone :::: 23 aprile, 2013


* William Bavone è Segretario Scientifico e responsabile dell’area latinoamericana del CeSEM (Centro Studi Eurasia Mediterraneo) e autore del saggio “Le Rivolte Gattopardiane – analisi e prospettive del bacino del Mediterraneo”


 (1) Percy Francisco Alvarado Godoy (Guatemala, 1949) è laureato in Scienze politiche. Attualmente lavora come specialista in commercio internazionale per il governo cubano oltre ad essere scrittore di saggi d’inchiesta. Per 29 anni ha agito come Agente della Sicurezza Cubana lavorando da infiltrato nell’ala terroristica della Fondazione Nazionale Cubano-Americana (Miami – U.S.A.).

(2) Per una lettura completa http://percy-francisco.blogspot.it/2013/04/confirmando-una-hipotesis-chavez-fue.html

(3) Per una lettura completa http://percy-francisco.blogspot.it/2013/04/no-solo-se-busca-asesinar-maduro-en.html

La política hacia Cuba: inútil, estúpida, mezquina y cruel

En su esfuerzo de 54 años por derrocar al gobierno revolucionario de Cuba y restaurar la obediencia en nuestro vecino caribeño, funcionarios de EE.UU. han compilado un espectacular record de fracasos

En su esfuerzo de 54 años por derrocar al gobierno revolucionario de Cuba y restaurar la obediencia en nuestro vecino caribeño, funcionarios de EE.UU. han compilado un espectacular record de fracasos, solo eclipsado por la determinación de persistir en su búsqueda de políticas desatinadas, dañando así los intereses de EE.UU.

En la década de 1990, Washington comenzó a definir al terrorismo como el nuevo peligro en el horizonte de la seguridad. Al presidente Clinton le pareció razonable llegar a acuerdos informales con otros países, Cuba incluida, tratando de lograr objetivos antiterroristas.

Es más, las agencias cubanas de inteligencia suministraron datos antiterroristas al FBI, porque suponían que el Buró compartía el mismo temor que sus homólogos norteamericanos acerca de la muerte y el caos que resultaría si se les permitiera a los terroristas perseguir sus objetivos. Pero en septiembre de 1998, el jefe del Buró en Miami perpetró un acto de seguridad ilógica: ordenó a sus agentes del FBI que arrestaran a cinco agentes cubanos de inteligencia que habían suministrado al Buró importantes datos acerca de terroristas que operan en la Florida.

La Habana había enviado a esos hombres al sur de la Florida para penetrar y detener a violentos grupos cubanos del exilio cuyos miembros habían colocado bombas en hoteles turísticos de Cuba y en clubes, y matado a un turista y herido a decenas de otros. Las autoridades de EE.UU. conocían de las actividades que los agentes cubanos realizaron durante seis años y no actuaron contra ellos porque el gobierno de EE.UU. no consideraba a esos agentes como una amenaza a la seguridad de EE.UU. No buscaban documentos clasificados o estratégicos de Estados Unidos, sino que se dedicaban a espiar a terroristas derechistas cubanos en suelo norteamericano. Es más, los agentes cubanos pusieron al FBI en la pista de armas ocultas en Miami y de un barco lleno de explosivos atracado en el río Miami.

En junio de 1998, cuando las relaciones entre Cuba y Estados Unidos habían comenzado a mejorar, La Habana compartió con el Departamento de Justicia aún más información obtenida por sus agentes. Pero Clinton también se enfrentaba a investigaciones congresionales relacionadas con su comportamiento con Monica Lewinski. Esto ayudó a la confusión dentro del Departamento de Justicia. Durante julio y agosto de 1998, cubanoamericanos derechistas miembros del Congreso comenzaron a presionar a Washington para que detuviera a los conocidos agentes cubanos. Los exiliados extremistas temían que la cooperación antiterrorista entre los dos países pudiera provocar el arresto de los terroristas del exilio, también de sus amigos y colegas, e incluso contribuir a la normalización de relaciones. Pero la Fiscal General Janet Reno tenía planes de postularse para un alto cargo en la Florida, así que permitió que tuviera lugar el cambio de política.

Los exiliados derechistas ejercieron la suficiente influencia para que Héctor Pesquera fuera nombrado como el nuevo jefe del Buró en el sur de la Florida. Pesquera, un puertorriqueño de derecha con mediocre desempeño en el FBI, pero vinculado estrechamente a los exiliados cubanos violentos, destruyó el esfuerzo cooperativo entre los dos países. A la semana de ser nombrado, ordenó la detención de los informantes cubanos -cinco de los agentes cubanos se negaron a huir a Cuba o acordar un trato con la fiscalía. Así que el FBI permitió que los exiliados terroristas con sede en Miami continuaran conspirando para la violencia contra la isla. Los poderosos miembros de la colonia cubana en Miami usaron el poder de la policía federal de EE.UU. para enjuiciar a los agentes antiterroristas cubanos (perseguir a Cuba) y con ello torpedear un posible acercamiento entre los vecinos; y también destruir las operaciones antiterroristas conjuntas. Al manipular a las instituciones gubernamentales norteamericanas, la elite del enclave cubano sustituyó las necesidades mayores del pueblo norteamericano reemplazando el antiterrorismo con sus propios mezquinos intereses.

El Departamento de Justicia acusó a dos de los Cinco agentes cubanos de asesinato, o conspiración para derribar dos aviones de los exiliados cubanos (ambos pilotos y copilotos murieron) que penetraron el espacio aéreo cubano en febrero de 1996. En aquel momento, los pilotos de los tres aviones de los exiliados anunciaron públicamente su intención de penetrar el espacio aéreo cubano, dando a conocer la fecha y hora de sus vuelos.

Sin embargo, los agentes cubanos fueron acusados de conspiración para espiar, a pesar del hecho de que el gobierno de EE.UU. formalmente y por consentimiento ¡recibió los resultados de su trabajo de espionaje al terrorismo en el sur de la Florida! El general James Clapper, por entonces director de la Agencia Nacional de Inteligencia Geoespacial, y ahora director de la Agencia de Inteligencia de Defensa, testimonió en el juicio de que no conocía ninguna evidencia para llegar a la conclusión de que los agentes cubanos buscaran documentos o planes clasificados o estratégicos de EE.UU. Ellos no conspiraron para cometer espionaje. Los medios masivos de EE.UU. continúan refiriéndose incorrectamente a ellos como "espías convictos".

Los Cinco de Cuba (cuatro ahora, desde que René González fue liberado bajo palabra, pero debe permanecer en Estados Unidos hasta el final de su período probatorio), encarcelados en diferentes prisiones de EE.UU. durante casi 15 años, se convirtieron en víctimas de la venganza, inspirada por los exiliados cubanos de derecha con sede en Miami, combinado con un poco de mezquindad y crueldad, la cual continúa después de que los cubanos sobrevivieran a largos meses de confinamiento en solitario. El Departamento de Justicia ha negado de forma sistemática a estos hombres los privilegios básicos que disfrutan otros reclusos.

El más reciente ejemplo de crueldad ocurrió el 17 de abril, cuando el activista-actor Danny Glover viajó desde su casa en San Francisco por avión y luego alquiló un auto hasta Victorville, California, donde Gerardo Hernández sobrevive en la Prisión Federal de Máxima Seguridad. Después de haber visitado a Gerardo nueve veces, Danny supuso que pasaría por los controles acostumbrados -llenar un formulario, pasar por una máquina de rayos X, ser registrado, y luego escoltado hasta la Sala de Visita. Pero el guarda en la recepción de la prisión dijo que la visita de Danny no estaba autorizada (después de nueve visitas previas) y que no podía ver a Gerardo. Un supervisor confirmó lo dicho por el guarda. Mezquindad y malicia.

Por más de 14 años, el gobierno de EE.UU. también ha rehusado conceder una visa a la esposa de Gerardo ("una amenaza a la seguridad de EE.UU.") Durante ese tiempo ella no ha podido visitarle, No es tan solo el cabildo anti-Castro que promueve esta mezquina y vengativa política. Obama y el Fiscal General Eric Holder dirigen las prisiones federales.

¿Qué le sucede al sentido básico de humanidad de los que toman tales decisiones? Imagínense si Cuba respondiera con igual crueldad a Alan Gross, el hombre condenado en Cuba por realizar la subversión de EE.UU. por encargo de USAID. Los funcionarios norteamericanos, así como los medios, pondrían el grito en el cielo. Pero Cuba no respondió con actos inhumanos. Gross, confinado en una celda de un hospital militar cubano, recibe adecuada atención médica y frecuentes visitas. Tiene acceso al teléfono y se comunica con su familia, que también lo visita. Gross promovió una política de "cambio de régimen" en Cuba, mientras que los descubrimientos de Gerardo promovían la seguridad de EE.UU.

Washington ha impuesto 52 años de relaciones rotas con Cuba, combinados con un duro embargo que castiga al pueblo cubano. Es más, presidentes norteamericanos han tratado de derrocar al gobierno de Cuba de todas las maneras, menos la invasión militar directa. Políticas inútiles, estúpidas, mezquinas y crueles no funcionan en nuestro interés nacional.

Escrito por  Saul Landau y Nelson P. Valdés/ Progreso Semanal  

Tomado de  http://www.cubasi.cu

«La "ciberguerra" del futuro también causará daño físico»


La escalada de la «ciberguerra» ha llegado a un punto tal que hasta China y EE UU se han puesto de acuerdo: el terrorismo ya no es la principal amenaza; ahora, la mayor preocupación de las potencias mundiales se centra en el «ciberespionaje» y los «ciberataques». Ambos países llegaron a esta conclusión el pasado miércoles tras la reunión de sus respectivos altos mandos. Motivos ha habido –y habrá– para la sospecha. El malware Flame, que en mayo de 2012 infectó aproximadamente a 1.000 computadoras de instituciones pertenecientes a Irán, Israel, Sudán, Siria, Líbano, Arabia Saudí y Egipto, sólo fue una muestra. Jarno Limnéll, director de ciberseguridad de la empresa informática Stonesoft, describe para LA RAZÓN cómo podría ser la «ciberguerra» en un futuro más que próximo.

-¿Está la «ciberguerra» por delante de la guerra «física» en las agendas de los países?
-En primer lugar, tenemos que dejar de pensar en el combate físico y la guerra cibernética como cosas separadas. El «mundo de los bytes» está hoy en todas partes y forma parte integral de todos los dominios de la guerra (tierra, mar, aire, espacio, etc). En segundo lugar, el mundo se está moviendo hacia una mayor utilización estratégica de las armas cibernéticas para persuadir a los adversarios a cambiar su comportamiento. Al mismo tiempo, es esencial entender que las operaciones cibernéticas como el espionaje y los ataques cibernéticos conforman una parte importante de la influencia estratégica y el combate bélico. Los conflictos pasados requerían soldados que estaban física y mentalmente fuertes para tener éxito en la batalla, pero la fuerza ya no es el único requisito para la lucha. En su lugar, la nueva gama de soldados debe poseer un conocimiento sofisticado de seguridad y códigos informáticos. En tercer lugar, los militares –o los políticos– aún no se han aclarado a fin de utilizar más eficazmente el ciberespacio con el objetivo de alcanzar sus objetivos. El nivel estratégico de los mandos no es plenamente consciente del potencial operativo de la «división» cibernética. Del mismo modo, los «cibersoldados» carecen de la habilidad militar y del conocimiento para explotar todo el potencial de las armas que tienen a mano. Sin embargo, es probable que esta situación cambie a medio plazo, ya que los primeros países capaces de lograr esta transferencia en ambos niveles de mando será más probable que se vuelven dominantes, o al menos poderosos, en el nuevo mundo cibernético.
-¿Cuáles son los países más activos en este sentido?
-Todos los países están poniendo más recursos para desarrollar diferentes tipos de capacidades cibernéticas (defensa, resistencia y ataque). Hoy en día, las capacidades cibernéticas son esenciales para las naciones-estado y las fuerzas armadas que quieran ser consideradas «creíbles». El ciberespacio, la quinta dimensión de la guerra, se ha convertido en un importante escenario de la política mundial, especialmente desde que los tiempos de guerra y la paz se han desdibujado, pasando a ser una zona gris que es en la que vivimos ahora. Y sí, estamos en los primeros años de la carrera armamentística de la ciberguerra. En cuanto a los países más activos en este momento, yo diría que son EE.UU., China, Rusia, Israel y el Reino Unido.

-¿Cuáles son las «ciberarmas» más letales de hoy y cuáles serán las del futuro?
-Cada segundo que pasa, el dominio cibernético se expande y se hace cada vez más complejo. Esto significa que hay un increíble potencial de desarrollar cosas nuevas. La integración del mundo online con el mundo físico aporta una nueva dimensión a la vida humana. Es vital comprender que el ciberespacio no debe entenderse como un dominio separado, sino que está entrelazado con el espacio físico. Cuando se piensa en las «ciberarmas más letales» es crucial entender cómo están interconectados el mundo físico y el mundo de lo bytes. Y con qué fuerza las funciones cruciales del mundo físico dependen de los bytes. Por desgracia, lo que vamos a ver es mayor daño físico causado por «ciberarmas» sofisticadas. En los próximos años, la guerra cibernética va a evolucionar en algo que requerirá de la cooperación internacional para prevenir eventos catastróficos. Las armas cibernéticas sofisticadas las están produciendo aquellos que tienen la capacidad financiera para pagar por ellas. Los actores del mundo cibernético no están restringidos por factores geográficos o por la fuerza militar. Como resultado, los gobiernos y las empresas deben trabajar juntas para pensar estratégicamente, no sólo técnicamente, sobre cómo preparar y finalmente luchar batallas en el mundo digital. De lo contrario, las consecuencias serias, incluyendo pérdidas de vidas humanas, son inevitables.

-Los bancos parecen más propensos a sufrir estos ataques. ¿Es posible la defensa o los «hackers van siempre por delante?
-El sector financiero es un blanco tentador por multitud de razones (entre ellas, su conexión con la seguridad nacional). Impedir la realización de todas las amenazas cibernéticas es imposible: hay demasiadas vulnerabilidades. Conocer este hecho es un punto de partida fundamental para la gestión eficaz del riesgo cibernético: el 100% de seguridad es un mito. Hay dos cosas que deben recordarse. En primer lugar, el entorno cibernético es muy dinámico, y con el fin de tener éxito, las acciones dinámicas y soluciones de seguridad son necesarias; y para ser dinámico hay que estar organizados y (lo más importante) nuestra base debe ser flexible. En segundo lugar, necesitamos mejorar nuestra comprensión de que el mundo es diferente. Las buenas prácticas de seguridad informática debe ser una segunda naturaleza.

-España ha recibido algunos ataques cibernéticos en los últimos tiempos, aunque el daño no ha sido «letal». ¿Cree que nuestro país está preparado para afrontar estas amenazas?
-Es muy difícil estimar el nivel de su preparación para los ataques cibernéticos. En general, tengo que decir que, según mis propias observaciones, hay un montón de cuestiones que deben prepararse y desarrollarse en las defensas cibernéticas en todos los países europeos.

J. V. Echagüe.  Madrid.  

Tomado de  http://www.larazon.es/detalle_normal/noticias/2010011/sociedad+tecnologia/la-ciberguerra-del-futuro-tambien-causara-d#.UX-nWUqoZ8E

FBI investiga pirateo del Twitter de AP que anunció bombas en la Casa Blanca


 

El FBI investiga el pirateo de la cuenta de Twitter de la agencia de noticias Associated Press (AP) desde donde hoy se publicó un tuit que alertaba de "dos explosiones" en la Casa Blanca en las que había resultado "herido" el presidente de EE UU, Barack Obama.

La portavoz del FBI Jenny Shearer confirmó la investigación, pero no dio más detalles.

Mientras tanto, un grupo de piratas informáticos que apoyan al presidente sirio, Bachar Al Asad, se atribuyeron la responsabilidad de haber llevado a cabo el pirateo.

"Ops! @ AP ha sido tomado por el Ejército Electrónico Sirio! MAR # # Syria # ByeByeObama", twitteó una cuenta vinculada al grupo de hackers, adjuntando una captura de pantalla de la cuenta de AP ya hackeada.

"Alerta: Dos explosiones en la Casa Blanca y Barack Obama está herido", se pudo leer en la cuenta oficial de la agencia en Twitter unos minutos después de las 13.00 hora local (17.00 GMT).

La información, falsa, estuvo en la red sin ser desmentida directamente por AP durante 3 minutos, hasta que Sam Hananel, de la redacción de la agencia en Washington, envió un nuevo tuit negando la información y asegurando que la cuenta de Twitter de la primera agencia de noticias de EE.UU. había sido pirateada.

Varios periodistas de la agencia y corresponsales en Washington se dieron la misma prisa en desmentir la noticia de las bombas en la Casa Blanca.

"Parece que la cuenta de AP ha sido atacada, así que cualquier cosa que se acabe de enviar (desde ella) es obviamente falsa", comentó sobre el incidente la corresponsal jefe de la agencia ante la Casa Blanca, Julie Pace, al comienzo de la rueda de prensa diaria del portavoz de Obama, Jay Carney, en la residencia presidencial.

No obstante, Wall Street sufrió un serio desplome y no se recuperó del susto hasta unos minutos después de ese tuit de AP, algo que para los analistas demuestra la fragilidad de unas cotizaciones demasiado dependientes de algoritmos y comportamientos gregarios.

Los gráficos de los mercados muestran una auténtica caída en picado a partir de las 17.08 GMT, tras divulgarse el falso tuit, de forma que en apenas dos minutos la Bolsa había perdido todas las ganancias del día. 
 
Tomado de  http://www.el-nacional.com

Gobernador de Virginia envuelto en caso del FBI

 Gobernador de Virginia envuelto en caso del FBI
 
El gobernador de Virginia, Bob McDonnell está en medio de una investigación del FBI, según reportó el martes 30 de abril la agencia de noticias AP. 
 
De acuerdo a AP, dos fuentes cercanas al caso dijeron que el FBI está revisando la relación entre McDonnell y el presidente ejecutivo de una fábrica de sumplementos nutricionales, la cual es sujeto de una investigación. 

Las autoridades federales están cuestionando a las personas cercanas al gobernador McDonnell y su esposa Maureen sobre los regalos que recibieron de parte de la compañía Star Scientific Inc., basada en Virginia. Y si el gobernador republicano ayudó políticamente a esta empresa a cambio de los obsequios.

El nombre de McDonnell ha estado en la prensa en los últimos días a raíz de que el ex chef de la mansión Todd Schneider —quien enfrenta cuatro cargos criminales por robo en la casa del gobernador— dijo en corte que entregó al FBI evidencias que acusan a McDonnell de abuso y de haber cometido faltas en las finanzas.

El chef presentó documentos que dicen que Jonnie Williams, presidente de Star Scientific, Inc pagó $15 mil para ayudar a cubrir los costos del buffett de la recepción del matrimonio de la hija del gobernador, en junio de 2011.

El FBI quiere investigar si McDonnell o su administración pudieron haber devuelto el favor al promover los suplementos nutricionales de Star Scientific, conocidos en el mercado como Anatabloc.

El gobierno dijo que los esfuerzos de McDonnell para asistir a Star Scientific no son diferentes de los que pudiera haber hecho el gobernador con otro negocio basado en Virginia. 

De acuerdo con Virginia Public Access Project, una organización que hace seguimiento a los movimientos de dinero de los políticos en Virginia, Williams entregó al comité político de McDonnell cerca de $80 mil. Y dio unos $28 mil a su campaña para correr como gobernador en 2009. También muestra que en 2012 le entregó más de $7 mil en obsequios.

Richmond, VA.

Tomado de http://eltiempolatino.com

Falleció Jerónimo Carrera, presidente del Partido Comunista de Venezuela




Jerónimo Carrera con el cuadro de Lenin en su espalda.


PCV: “El mejor homenaje a Jerónimo es nuestra firmeza y optimismo revolucionaria”

Por Dick Emanuelsson

2013-04-29 / A las 03.00 de la madrugada falleció el legendario líder popular y comunista venezolano, Jerónimo Carrera.

El Buró Político del Comité Central del Partido Comunista de Venezuela (PCV) rindió un homenaje a su presidente y en una rueda de prensa informó de “su sensible fallecimiento en el día hoy”. Llamó a los militantes del partido “a redoblar nuestra firmeza revolucionaria con el optimismo en la victoria de la clase obrera y del pueblo venezolano en la lucha contra el imperialismo”.

Video:

En septiembre de 2008 entrevisté al presidente del PCV junto con los camaradas Euro Farías, entonces director de Tribuna Popular y Carlos Albeque, Cose, director de la Comisión de Solidaridad Internacional del PCV. Fue una extensa entrevista de más de una hora donde los veteranos comunistas comentaban la larga historia del Partido que era y es al mismo tiempo sus propias vidas, íntimamente ligadas al partido de los obreros.

Nicolás Maduro y Oscar Figueroa, secretario
general del Partido Comunista de Venezuela
El presidente de Venezuela, Nicolas Maduro, envió a través de un Twitter, su condolencia a la familia de Carrera y a toda militancia del PCV. Maduro fue invitado y participó en el congreso de los comunistas pocos días del fallecimiento del Comandante Chávez donde agradeció al partido por su fidelidad al proceso Bolivariano.

El Partido Comunista Venezolano nació con la tarea de hacer la Revolución y ahora es parte del Gran Polo Patriótico, motor en la Revolución Bolivariana.


Entrevista septiembre 2008:


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Agencia de Noticias Nueva Colombia, ANNCOL

Web: www.anncol.eu, Redacción: editar@anncol.eu,
YouTube: http://www.youtube.com/user/anncol4?feature=mhee

La muerte de Chávez y las guerras silenciosas (I)


BarrieTrower
Barrie Trower fue agente de inteligencia inglés
Los dispositivos para el rastreo de personas, la manipulación remota del comportamiento y la inducción de enfermedades son tecnologías con medio siglo de desarrollo científico. Tienen patentes registradas, permisos legales y proveedores oficiales. ¿Cuánto puede influir la guerra encubierta en el desarrollo de la historia?

 “La tecnología pondrá a disposición de los líderes de las principales naciones una amplia gama de técnicas para llevar a cabo guerras secretas, para las cuales se necesitará de apenas un mínimo de fuerzas de seguridad en el campo”.
Zbigniew Brzezinski, “Entre dos edades: el rol de los Estados Unidos en la era tecnotrónica”. 1970

Por Claudio Fabian Guevara
Por estos días me gustaría hablar con Barrie Trower sobre sus temas favoritos. Le preguntaría qué avances se han logrado en los últimos años en la guerra de las microondas y su arsenal de armas encubiertas, que las potencias desarrollan desde hace décadas para objetivos tan variados como dispersar manifestantes, abatir moralmente a disidentes o inducir cáncer y otras enfermedades. Le preguntaría cómo cree que fue atacado Hugo Chávez, si sospecha que también Fidel fue víctima de esta brutal ingeniería para la muerte, y cuán seguros pueden estar otros líderes del mundo.
Muchas voces descalificaron como “no científica” la posibilidad de “inoculación” de un cáncer en el fallecido presidente Chávez, tal cual sugirió el vice Maduro horas antes del deceso del líder venezolano. “Inocular” no parece la palabra apropiada en este caso. Pero descartar como “no científica” la posibilidad de un sofisticado ataque para “inducir” una enfermedad mortal en un líder político de la talla de Chávez, ignora décadas de experimentos y estudios científicos del más alto nivel que han establecido protocolos y tecnologías para lograr estos objetivos. Y otros, igual de horrendos: inducir al suicidio, provocar depresión, trastornos mentales o cambios en la personalidad. En la literatura especializada se denominan “armas psicotrónicas". En el hipócrita lenguaje de los documentos oficiales, “armas no letales".
Entre otros, Barrie Trower habla de estas cosas. Es un personaje poco conocido, y no es fácil explicar quién es. Trabajó como agente británico diez años, en el área de “microwave warfare”, interrogando espías extranjeros atrapados in fraganti en la tarea de irradiar targets enemigos. Hoy en día, en sus entrevistas y ponencias en diferentes partes del mundo, habla sobre el devastador efecto de las tecnologías inalámbricas en las personas, que se basan en microondas. Precisamente, llegué a su testimonio estudiando la influencia de los campos electromagnéticos en la salud, para una investigación de la Universidad Veracruzana de México.
Trower también explica que las potencias trabajan desde hace más de medio siglo en el desarrollo de armas encubiertas con variados fines. Esta tecnologías abarcan, por ejemplo, la escalofriante “skull voice”, que proyectada sobre la víctima, le hace escuchar voces dentro de su cráneo. Sirve para telecomandar a un asesino, o para aterrorizar a un enemigo, entre otras “aplicaciones útiles”. También hay dispositivos de rastreo de personas, lectura del pensamiento, manipulación remota del comportamiento y las emociones, y por supuesto, inducción de enfermedades mortales en víctimas escogidas.
No se trata de ciencia ficción, ni de “teorías de la conspiración”. Son hechos plasmados en documentos oficiales. Hay patentes registradas, referencias legales y proveedores oficiales de los Estados que incluyen las “armas no letales” entre su oferta.
Hasta donde sabemos, estas tecnologías aparecieron casi por casualidad en la Segunda Guerra Mundial. Una de las primeras pistas para el inicio de la investigación con fines bélicos la proporcionó Allan Frey en 1962, que reportó el “efecto auditivo” que producían las microondas y los radares entre personal militar que circulaba cerca de las torres de transmisión.
Media siglo después, sabemos de programas de investigación militar, ensayos prácticos y fundamentos teóricos que condujeron al desarrollo de “armas no letales”, basadas en frecuencias, ultrasonidos y microondas, que no dejan rastros en sus víctimas.
Aquello que se conoce públicamente data de décadas atrás. No sabemos qué tecnologías pueden constituir el “state of the art" de la guerra encubierta en 2013. Sólo tenemos algunas pistas, y no son nada tranquilizadoras.
Las tecnologías de hace 40 años, diseñadas para ser aplicadas a cualquier organismo en general, y por lo tanto, de éxito dispar, hoy pueden ser personalizadas a partir del ADN de la víctima para que su efectividad sea fulminante.
Por lo tanto, la pregunta no es si esto puede suceder o no. La pregunta es, ¿Cómo lo hacen? ¿Hasta donde han llegado? ¿Cuánto puede influir la guerra encubierta en el desarrollo de los acontecimientos históricos?

El valor estratégico de la invisibilidad
Para el ciudadano común es doloroso admitir la posibilidad de que nuestros Estados, a los que identificamos de alguna manera con nuestros padres, puedan estar implicados en crímenes tan monstruosos. Pero si nos desapegamos de esta postura ingenua, y estudiamos en detalle el caso, veremos que la voluntad política de eliminar el disenso, incluso por vías violentas, es indisimulado, sobre todo en las facciones más extremistas de la elite gobernante.
Una estadística simple nos permitirá observar que hasta los 70, las personas socialmente influyentes o peligrosas para el status quo tenían una alta posibilidad de morir violentamente en un atentado o en un “accidente”. Pero a partir de entonces, los agentes del cambio social son muchísimo más propensos a morir como consecuencia de enfermedades misteriosas, muertes súbitas, posibles envenenamientos imposibles de rastrear, y sobre todo, cáncer. “Es como si tener tendencias izquierdistas fuera peligroso para la salud de una persona", arriesga Charles Kong Soo, que enumera un listado elocuente de muertes de este tipo en los últimos 20 años.[1]
Cuando Chávez en vida arriesgó la posibilidad de que hubiera un sabotaje contra los presidentes latinoamericanos, se daba la curiosa coincidencia de que padecían cáncer el ex presidente argentino Néstor Kirchner (cáncer de colon), la presidente Dilma Rousseff de Brasil (cáncer de linfoma), su predecesor, Luiz Inácio Lula da Silva (cáncer de garganta), el propio Chávez (no revelado), el ex presidente cubano Fidel Castro (cáncer de estómago), el presidente boliviano Evo Morales (cáncer nasal) y el presidente de Paraguay, Fernando Lugo (cáncer de linfoma). Posteriormente también sufrió un tumor Cristina Fernández, esposa de Kirchner y su sucesora. No eran todos peligrosos revolucionarios antiimperialistas, pero tenían algo en común: formaban un bloque compacto con acuerdos comunes frente a la prepotencia del Norte. El balance tres años después: Chavez fue devorado por la enfermedad, Kirchner falleció repentina y misteriosamente, Fidel sigue debilitado y Lugo fue derrocado.
Habitualmente, incluso personas de alto discenimiento se encogen de hombros, escépticos, ante la insinuación de que estas cadenas de acontecimientos, y otras realidades sugestivas, puedan responder a un diseño. “Si ciertas potencias gozan de este poderío, por qué no lo usan para eliminar definitivamente a todos sus enemigos”?, se pregunta.
La respuesta es obvia. La guerra encubierta es un concepto sólo aplicable para inducir ciertos acontecimientos en silenciosa reserva, mostrar un poderío disuasivo, condicionar y persuadir secretamente a ciertos enemigos. Tan pronto como un arma encubierta se utiliza abusivamente para provocar cambios violentos que son advertidos por el grueso de la población, es puesta en evidencia y deja de serlo, perdiendo su principal valor estratégico: la invisibilidad.

Nuestro ser bioeléctrico
La base científica de las armas psicotrónicas reside en la dimensión bioeléctrica de nuestra vida. La tierra, nuestro ambiente natural, es una enorme caja de resonancias, y nuestros cerebros están “sintonizados” en su frecuencia. Nuestras células se comunican entre sí mediante señales de radio. El DNA, como muestra la investigación del ruso Piotr Garvagej, es una antena que dialoga con su entorno mediante señales y sonidos. Biólogos y físicos coinciden: radiofrecuencias y campos magnéticos tienen una influencia decisiva en los sistemas vivientes.[2] Por eso la medicina de frecuencias ya desarrolla métodos de curación de una extensa gama de enfermedades basado en campos pulsátiles de baja frecuencia.[3]
Así como hay campos electromagnéticos curativos, hay campos patógenos, hoy conocidos como contaminación electromagnética. Y también existen frecuencias diseñadas intencionalmente paa provocar ciertos daños o efectos. Pequeñas dosis de energía electromagnética provocan cambios en las emociones, en el funcionamiento del cerebro y la salud general de las personas.[4] Estas ondas son direccionables a distancia, invisibles e indetectables, lo cual las convierten en la materia prima ideal de la nueva guerra fría.
Hace muchas décadas que las potencias desarrollan programas orientadas a desarrollar este tipo de armamento con fines de espionaje, defensa nacional o seguridad interior. Esto no es novedad para nadie que realmente estudie el tema.
Los primeros emergentes datan de 1965, cuando el doctor David Krech de la Universidad de Berkeley, EE.UU., habló en el New York Times de la posibilidad de controlar la mente con fines militares. Años después, Paul Tyler, médico responsable de la investigación de la Marina norteamericana de los efectos de las radiaciones sobre los seres humanos, reconocería en el Centro Universitario para la Doctrina Aeroespacial que “se pueden alcanzar efectos biológicos precisos con la ayuda de ondas electromagnéticas”.
Elizabeth Rauscher, física nuclear del Laboratorio de Investigación Tecnológica de San Leandro (EE.UU), fue más allá, y halló frecuencias específicas que permiten desarrollar desde náuseas hasta estados de euforia, lo cual la llevó a alardear: “Si me dieran los fondos suficientes, podria modificar el comportamiento del 80 por ciento de los habitantes de una ciudad sin que lo sepan. Los podria hacer más felices o más agresivos”.
Richard Cesaro, director del Proyecto Pandora, admitió la posibilidad de “controlar el comportamiento humano mediante microondas de baja intensidad”. Y dentro de su proyecto trabajó el español José Manuel Rodriguez Delgado, de la Universidad de Yale, famoso por la invención del Estimociver, un aparato que permite la estimulación del cerebro por control remoto. Rodríguez Delgado demostró que es posible influir en el comportamiento autónomo, somático y motor, modificar manifestaciones psicológicas como la ansiedad o la agresividad, o producir una variedad de efectos, entre ellos agradables sensaciones, alegría, concentración, sentimientos extraños, relax, visiones de color y otras respuestas. “La energía para activar el cerebro del transmisor se transmite por medio de radiofrecuencias", decía Delgado"[5]. Fue uno de los científicos más activos del denominado "Proyecto Pandora", que consistía en modular voces y sonidos en la cabeza de los soldados, por medio de campos electromagnéticos.
Hay más, mucho más. El neurocientífico Michael Persinger investigó los efectos de las radiaciones electomagnéticas para un programa de armas del Pentágono. Persinger, en un estudio publicado en 1985, habló sobre la posibilidad de crear experiencias sensoriales, es decir, engañar a la mente, mediante el uso de ondas electromagnéticas. Persinger sostiene que cualquier estado mental puede ser creado por una fuente exterior. Y que los medios operativos para conseguir ya están disponibles a nivel global, porque los niveles de potencia necesarios son similares a los sistemas de radio y telecomunicaciones.[6]
Los párrafos precedentes sólo son una introducción sumaria. El canadiense John McMurtry recopila cerca de 200 referencias técnicas, legales y bibliográficas sobre el tema, además de precisas descripciones sobre las bases de funcionamiento de distintas tecnologías, en un breve artículo titulado “Evidencias de técnicas de influencia remota sobre el comportamiento” [7]
No se trata de experimentos o teorías sin aplicaciones prácticas. Como veremos, hay varios capítulos en la historia donde estas armas se aplicaron. Al punto que varias mociones en el Parlamento europeo piden hoy por su regulación y control.



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Casos testigo:
El ataque a la embajada norteamericana en Moscu
La dispersión de las pacifistas de Berkshire
Cuando el suicidio inducido es un “éxito"


[1] “Cancer the secret weapon?" February 27, 2012, Charles Kong Soo, The Trinidad & Tobago Guardian. http://guardian.co.tt/lifestyle/2012-02-27/cancer-secret-weapon
[2] “Seres electricos y vibracionales”, Claudio Fabian Guevara, en vibromancia.com: http://www.vibromancia.com/~ti000021/index.php/ipa/introduccion/237-iii-el-misterio-de-lo-intangible50
[3] Muchos investigadores llevan a cabo con éxito tratamientos novedosos en base a campos electromagnéticos y frecuencias:
Valerie Hunt, Dr. Philpot (EEUU), Dra. Graciela Pérez (Argentina), Dr. Zayas (Cuba), Ing. Antonio Gómez Yepez (México)
[4] Para información científica sobre el tema, puede consultarse fuentes al final del artículo.
[5] Fuente: Cannon; Delgado, JMR, "Radio intracerebral Estimulación y grabación gratuita a los pacientes," en Schwitzgebel y Schwitzgebel (eds.))
[6] “Se estan usando ya armas psicotrónicas”? Rafael Palacios, Discov ery Salud, Abril de 2009.
[7] http://www.deepblacklies.co.uk/remote_behavioral_techology.htm.

Tomado de  http://elnuevocronista.com.ar

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